IL DOLORE PARLA: RISPONDI AI MESSAGGI DEL TUO CORPO, PER STARE BENE!

6 cose che devi assolutamente sapere per vivere meglio!!

psicologia corpoQuando proviamo una sofferenza che dura da tempo,  o da poco tempo ma è così intensa e insopportabile, e abbiamo escluso ogni possibile causa di origine organica (con indagini diagnostiche mediche),  è utile fermarsi a capire cosa il nostro corpo ci sta comunicando con i sintomi che ci tormentano.

Stare male è difficile da tollerare ma è  anche un modo con cui il nostro corpo (inteso qui in senso completo non solo fisico, ma come sistema integrato “mente-corpo”) ci sta dicendo che qualcosa non va e ci chiede di agire.

1. IL CORPO CI PARLA CON LE EMOZIONI

psicologia emozioni

“NON LO SOPPORTO PIÙ!”
“HO UN ATTACCO DI PANICO”
“SONO TROPPO GIÙ”
“CHE ANSIA!!”
“HO PAURA!!!!”

Il corpo prova emozioni: rabbia, paura, angoscia, dolore, sofferenza, agitazione, nervosismo…

Depressione è de-primere emozioni.

Panico è tenere dentro le emozioni.

Nervoso è un miscuglio di stati emotivi.

Cosa puoi  fare

Ogni emozione “negativa” (uso le virgolette perché anche se “negativa” ha la sua funzione), racconta di bisogni non soddisfatti.

Ascoltarli ed accoglierli ristabilisce l’equilibrio.

Esprimi in modo funzionale ciò che senti.

Prima scarica l’energia emotiva piangendo, arrabbiandoti, disperandoti…. poi parla, scrivi, dici, chiarisci a te stesso cosa c’è dietro quello stato emotivo, quali bisogni non riesci a soddisfare, quindi agisci per appagarli…

 

2. IL CORPO PARLA CON I SINTOMI FISICI

psicologia sintomi fisici

“HO MALE ALLA SCHIENA”
“CHE MAL DI TESTA”
“HO MAL DI PANCIA”

Quando i sintomi si manifestano sul piano fisico, vanno prima di tutto escluse cause organiche (con visite specialistiche). In seguito si legge cosa sta dicendo il corpo con quel dolore localizzato proprio lì, con quella metafora. Ad es. “Ho mal di pancia”. Posso chiedermi “cosa non digerisco, cosa non riesco a mandare giù’?”

Nelle società non industrializzate come la nostra, in cui le condizioni di vita sono più precarie, i lavori sono fisicamente più faticosi e usuranti, i disturbi fisici sono molto meno frequenti.

Questo significa che lo stress psicologico della nostra società ha un forte impatto sul corpo che somatizza.

Cosa posso fare

Scaricare le tensioni emotive alleggerisce il corpo.

Ogni volta che proviamo un’emozione si attivano una cascata di cambiamenti biochimici, con produzione di ormoni e reazioni corporee.

Gli stati emotivi (ansia, tensione, agitazione, paura, tristezza) che proviamo nelle situazioni di disagio trovano una collocazione in certe zone del nostro corpo e quando persistono per troppo tempo, producono danno.

Esprimi le emozioni, comunica i tuoi pensieri, fai attività fisica e mantieni l’equilibrio mente-corpo.

Trasforma le emozioni “negative” croniche in emozioni utili, attraverso respiri che “buttano fuori” queste tensioni. Mentre espiri, immagina di fare uscire le “emozioni” che vuoi eliminare dando loro una forma come metafora del tuo sentire, mentre inspiri, immagina di far entrare dentro di te una sensazione positiva,  associata ad una immagine o ad un ricordo piacevole che vuoi sentire dentro,  al posto dell’altro stato emotivo.

3. IL CORPO PARLA CON I PENSIERI SU SE STESSI: AUTOSTIMA

psicologia autostima

“NON SONO CAPACE”
“NON MI PIACCIO”
“NON VADO BENE COME SONO”

Volersi bene significa vedere i propri pregi, lavorare sulle aree possibili di sviluppo del se’ e accettare i propri limiti. Quindi significa non vedere solo ciò che non sappiamo o sopravvalutare solo ciò che “non siamo in grado” di fare, ma essere realisti e puntare su di noi.

Cosa posso fare

Spesso si è appresa un’immagine negativa e si sono “assorbite” credenze negative e sbagliate su di se’.

Fermati: pensa a tutte le cose buone che sei riuscito a fare, ai complimenti che hai ricevuto nel corso della tua vita, a ciò che di te dice un caro amico… Hai tante cose buone anche tu, come tutti, hai solo bisogno di imparare a notarle di più e di “parlare a te stesso in modo più reale e utile, per notare tu per primo chi realmente sei e accettarti di più (difetti compresi- ma non hai solo quelli!!).

4. IL CORPO PARLA ATTRAVERSO UN SONNO DISTURBATO

psicologia disturbi sonno

“NON RIESCO A DORMIRE”
“SONO STANCO, HO SONNO”

Il sonno disturbato è uno dei primi e frequenti segnali che qualcosa non va nella nostra vita.

Insonnia, sonno interrotto, risvegli precoci, sono segnali della nostramente che non riesce a “spegnersi” nemmeno di notte, a causa di pensieri e preoccupazioni.

Così si alimenta un circolo vizioso: dormire male causa stress, lo stress fa dormire male.

Cosa posso fare

Aiuta la mente a svuotarsi, a lasciare andare le ansie: scrivi, parla, respira con consapevolezza, esterna e ascolta le tue emozioni.

Accogli, ascolta e lascia andare ciò che non spegne la mente, per tornare a dormire bene.

5. IL CORPO PARLA ATTRAVERSO IL CIBO

psicologa disturbi cibo

“HO FAME”
“NON VOGLIO MANGIARE”

Nutrirsi non è solo rispondere ad un bisogno fisiologico. Tanti sono gli aspetti associati ad esso.

Tante sono le abitudini non più utili associate nel corso del tempo, tante le emozioni che attraverso il cibo “scarichiamo” o da cui ci “alleggeriamo”, mettendo o togliendo chili. Questi sono i motivi per cui spesso le diete da sole non funzionano.

Cosa puoi fare

Conoscere i meccanismi psicologici associati al cibo permette di viverlo come è giusto che sia: un piacere e un nutrimento, senza sensi di colpa, dolore, frustrazione e rabbia.

Annota i pensieri, i momenti, le azioni che fai quando mangi troppo. Hai davvero fame o hai bisogno di riempire altro?

Prova a rispondere a questi bisogni e a queste emozioni con altre azioni più funzionali per un po’ di tempo, in modo da strutturare per ripetizione, abitudini più utili.

6. IL CORPO PARLA CON I PENSIERI

“NON RIESCO A TOGLIERMI DALLA TESTA QUESTO PENSIERO”
“CI PENSO IN CONTINUAZIONE”

La nostra mente può “fissarsi” su idee e pensieri che ritornano in continuazione, su abitudini meccaniche che non riusciamo a interrompere.

Il mondo che viviamo lo percepiamo in modo individuale e personale, la realtà esiste per i pensieri che faccio su di essa, per questo l’altro non capisce perché sto male in questa situazione che a lui/lei appare banale anche quandomi diceche  basterebbe poco per risolverla.

In base ai pensieri che faccio della realtà, provo certi stati emotivi.

Il mio modo di pensare mi è stato insegnato e l’ho imparato in seguito ad esperienze di vita che hanno “fissato” le mie credenze.

Cosa puoi fare

Fermarti e prova a capire cosa c’è dietro a questi pensieri continui.

A cosa ti servono?Ascolta ciò che ti stanno dicendo per agire.

Che consigli daresti ad un’altra persona che non sei tu, che fa questo pensiero? Prova a seguire tu i “consigli” che avresti dato a questa persona.

Impara a fare buoni e utili pensieri, per provare emozioni più piacevoli.

 

Dottoressa Giovanna Loconte

Psicologa Psicoterapeuta

Ad indirizzo Clinico Sistemico Relazionale

Per Consulenze e Psicoterapia a Singole persone, Coppie, Famiglie,

Adulti, Adolescenti, Bambini.

 

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