In un momento di instabilità, come possiamo riuscire a GESTIRE lo STRESS dell’INCERTEZZA e del CAMBIAMENTO?

  1. ACCETTAZIONE Lo STRESS è una risposta psicofisica che l’organismo attiva di fronte a stimoli che percepisce come eccessivi.
    La situazione che stiamo vivendo è particolare, non può non produrre DISAGIO.
    Genera instabilità su diversi piani: FISICO, PSICHICO, EMOTIVO, COGNITIVO e RELAZIONALE.
    Tutte le certezze di prima sono state messe in discussione.
    Ciò che era ovvio e normale è mutato completamente in pochissimo tempo, senza dare all’organismo e alla mente, uno spazio di tempo di ADATTAMENTO.
    Ci si è trovati in poche ore a rivedere la propria esistenza su tanti fronti.

E’ NORMALE quindi percepire EMOZIONI CONTRASTANTI.
Senso di smarrimento, confusione, preoccupazione, incertezza, ansia e opposizione.
Come è normale sentirsi così, avendo perso i propri punti di riferimento di prima.
Quindi dobbiamo innanzi tutto partire dall’ACCETTARE questi sentimenti per poter reagire in modo utile. Non negarli o combatterli.

Anche in situazioni come oggi, in cui vediamo limitata la nostra libertà individuale e sociale, e’ però necessario scegliere di REAGIRE IN MODO UTILE per evitare che tutto questo malessere  abbia una ripercussione sulla persona, danneggiando il suo sistema immunitario e psichico con gravi conseguenze nel breve e lungo periodo.

2. GESTIONE DELLE EMOZIONI

Innanzitutto ricordiamoci che ogni EMOZIONE che proviamo ha una FUNZIONE.
Anche le emozioni definite “negative”, come la rabbia, l’ansia, il nervosismo, la paura, è normale che esistano e hanno un SIGNIFICATO.
Esprimono dei BISOGNI.
I bisogni sono le SPINTE, le motivazioni che muovono l’essere umano e fanno un SENSO alla vita.
Da quelli FISIOLOGICI (mangiare, bere, dormire, respirare…), necessari alla sopravvivenza. A quelli RELAZIONALI (amare ed essere amati, di sicurezza, importanza, utilità…). Ai bisogni SOCIALI (di appartenere a un contesto, gruppo).
Se questi bisogni sono SODDISFATTI, proviamo emozioni positive, se NON lo sono, emozioni negative.
Il problema è la DURATA di queste.

Non si può pertanto  non provare sentimenti di rabbia, tensione, ansia, frustrazione… Perché dei bisogni sono IMPEDITI nel loro realizzarsi.
Il bisogno di sicurezza, autonomia, indipendenza, libertà, condivisione, socialità ecc.
Come dicevo prima, sono vissuti che dobbiamo esprimere, ma nel MODO GIUSTO.

Quello che possiamo fare quindi è GESTIRE ciò che proviamo, evitando che duri per un tempo lungo.
Sono le emozioni CRONICHE che danneggiano.
Le emozioni, sensazioni, producono una CASCATA DI REAZIONI fisiche e chimiche con la produzione di ormoni: adrenalina, noradrenalina, cortisolo… ecc, che hanno la funzione di far RE-AGIRE l’organismo, facendo fronte a ciò che accade.
Ma se queste sostanze, ormoni, restano in circolo per troppo tempo o vengono alimentate da pensieri continui, INTOSSICANO il corpo e la mente.

COME FARE

Allora AUTORIZZIAMO I NOSTRI VISSUTI, ma  diamoci UN TEMPO per esprimerli e poi occuparci di tante altre cose, che possiamo fare anche in casa.
Quando provo tensione e rabbia, posso prendermi un TEMPO di qualche minuto, anche a più riprese nel corso della giornata, se necessario e FARE DEI GRANDI RESPIRI A SBUFFO, immaginando di buttare fuori la tensione, per qualche minuto. Fare ATTIVITA’ FISICA o scarico di tensione nel movimento, cambiare stanza, cambiare attività. SCRIVERE al soggetto che mi produce rabbia e buttare via questo scritto.

Quindi, non possiamo aspettarci di non provare paura per la nostra sicurezza e di chi amiamo, di fronte ad un pericolo reale, invisibile che non è controllabile pienamente.
Ma ciò che possiamo fare è NON AMPLIFICARE ciò che accade, alimentando la paura trasformandola in ansia. Ovvero esagerarne il livello, rischiando la paralisi o procurandoci altra sofferenza inutile.
La funzione invece utile e fisiologica della paura è quella di renderci VIGILI, quindi ATTENTI e pronti a mettere in atto azioni di PROTEZIONE.
Quindi seguiamo le INDICAZIONI che ci vengono date  dalle fonti ufficiali, senza approfondire e leggere di continuo articoli o video sul coronavirus, rischiando anche di farsi condizionare da false notizie.

 

TRANQUILLIZZARE IL CORPO

La paura si gestisce lavorando su più livelli.
Il primo, è ACQUIETARE il corpo agitato, che non riesce a ragionare nei momenti in cui c’è l’emozione in circolo, attraverso la RESPIRAZIONE diaframmatica. Solo dopo che il corpo si è tranquillizzato, è possibile passare al secolo livello: quello di fare PENSIERI UTILI e REALISTICI.
Se il corpo non ha ridotto la risposta fisica, quindi la mente più istintiva-emotiva non si è “sfiammata”, NON È POSSIBILE RAGIONARE con la parte della mente logica e razionale.

Si può respirare  facendo dei RESPIRI PROFONDI per qualche minuto. O con la RESPIRAZIONE ADDOMINALE-DIAFRAMMATICA in cui si gonfia inspirando la pancia e la di sgonfia espirando.

 

ACQUIETARE LA MENTE

Dopo aver tranquillizzato il corpo, allora con l’emozione che si è dissolta, ci si può PARLARE rendendo i pensieri che avevamo in testa prima più utili.
Spesso facciamo, nei momenti emotivi pensieri che ESAGERANO, amplificando la realtà, come anticipato sopra,  o che NON NOTANO ciò che va contro il pensiero e che smonterebbero l’esagerazione.
Ricordiamoci che come ci parliamo, CREIAMO IL NOSTRO MONDO  e le sensazioni che proviamo.

Altre tecniche che tranquillizzano, possono essere il SOSTITUIRE una EMOZIONE spiacevole e che dura da troppo tempo rievocando per qualche minuto, RICORDI RECENTI di momenti piacevoli e le emozioni positive provate. Lo yoga, la meditazione Mindfulness…

NELLA QUOTIDIANITA’

Un suggerimento pratico è quello di creare delle ROUTINE in questa normalità casalinga: al mattino faccio questo, poi quello…
La RIPETITIVITÀ dà sicurezza e permette di ridurre il disorientamento del cambiamento.

Diamoci dei COMPITI e OBIETTIVI quotidiani. Dicendoci che “facciamo quello che possiamo: una cosa alla volta”…
Proponiamoci anche con una LISTA SCRITTA, che aiuta a concretizzare, di fare alcune di  quelle COSE che non riusciamo a fare PRIMA, che avremmo voluto fare. MA ANCHE IN UN TEMPO PIÙ lento.
La TECNOLOGIA aiuta ad avere la possibilità di fare attività anche da casa.
Su YouTube troviamo video di lezioni yoga, fitness, meditazione …
O il corso di uncinetto che avrei voluto fare, di acquerello, la lingua straniera che volevo imparare, quel corso per il pc, prodotti di bellezza fatti in casa, lezioni di chitarra…
Mettiamo del TEMPO PER NOI in questo tempo più lento, che non vuol dire ore, ma anche pochi minuti per volta ma ponendo ATTENZIONE e PRESENZA su quello che sto facendo …

 

SENTO COME VEDO

Ciò che cambia tutto, per  concludere, è quindi il nostro ATTEGGIAMENTO, le lenti degli occhiali con cui guardiamo il mondo, ciò che ci accade: IMPARIAMO QUALCOSA DI UTILE anche in questo periodo particolare, da portarci con noi nel DOPO.
FACCIAMO BUONI E UTILI  PENSIERI che alimentano buone EMOZIONI.
ACCETTIAMO  i momenti di tensione e sconforto.
Diamoci UN TEMPO PER ESPRIMERE queste emozioni, attraversiamole, non reprimiamole, abbiamo detto, ma dopo qualche minuto, stop. Non le alimentiamo.

 

RIASSUMENDO

Possiamo scrivere i nostri pensieri per lasciarli sulla carta, prenderci una pausa per respirare un po’, parlarne  con qualcuno per sfogarci, fare attività fisica at home e tanti esercizi di rilassamento che troviamo sul web.
Osservare e modificare i pensieri tendendoli realistici e quindi meno pesanti.

A quasi tutto nella vita c’è una SOLUZIONE. Viviamo al meglio possibile, anche in questo periodo, perché AGIRE SULLA NOSTRA MENTE E SUL NOSTRO CORPO è un POTERE che abbiamo e che nessuno può toglierci!

 

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